Crop Biotech Update

Rassegna settimanale di notizie sul settore delle agrobiotecnologie a livello mondiale redatta dal Global Knowledge Center on Crop Biotechnology, dall’International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications SEAsiaCenter (ISAAA). L’edizione italiana è realizzata grazie al supporto della Fondazione Bussolera Branca.

21 novembre 2005

In questo numero:

NEWS
- Test sulla canna da zucchero resistente ai virus 
- Piano di sviluppo agricolo approvato da esperti
- Funghi conferiscono la tolleranza al sale nelle piante
- La politica australiana sui prodotti GM penalizza gli agricoltori
- Vietnam: supporto per lo sviluppo tecnologico
NUOVI DOCUMENTI
- Singapore: nuovi investimenti nelle biotecnologie
- Video sulla banana migliorata attraverso la coltura dei tessuti
 
 
RICERCA
ANNUNCI
- Esaminata la questione sul mais messicano transgenico
- Simposio europeo sulle biotecnologie
- Studio sul frumento per la produzione di pane e pasta migliorati
  - Biothailand 2005 

N E W S

PIANO DI SVILUPPO AGRICOLO APPROVATO DA ESPERTI

Gli esperti di tutto il mondo hanno aderito al progetto per lo sviluppo agricolo sostenibile per ridurre fame e povertà e migliorare la protezione ambientale nei paesi in via di sviluppo. Con il documento “Beijing Consensus on the future of global agriculture and rural areas” pubblicato dalla FAO, gli esperti hanno invitato i governi a dare la priorità a ricerca, formazione ed educazione e a riconoscere il ruolo vitale dell’agricoltura e delle comunità rurali nello sviluppo nazionale.

In relazione al tema affrontato, la FAO sottolinea il ruolo cruciale della Global Donor Platform for Rural Development e del German Federal Ministry for Economic Cooperation and Development. Il Global Donor Platform for Rural Development riunisce le organizzazioni di finanziatori e ha lo scopo di stimolare attività a sostegno dello sviluppo della comunità. L’obiettivo di questa iniziativa è ridurre la povertà e sostenere la crescita economica nei paesi in via di sviluppo attraverso una migliore cooperazione tra i donatori e l’armonizzazione degli approcci e delle procedure.

Burkina Faso, Cambogia, Nicaragua e Tanzania sono stati selezionati come paesi pilota per valutare i metodi e le condizioni per la promozione di un programma e di una struttura di supporto a livello nazionale. Sono state effettuate stime e sono state preparate proposte dettagliate per sostenere il processo di armonizzazione. Infine, il Global Donor Platform for Rural Development auspica lo sviluppo di procedure comuni per le attività di donazione anche a livello nazionale.

Maggiori informazioni sul documento di consenso e sul Global Donor Platform for Rural Development sono disponibili all’indirizzo: http://www.fao.org


LA POLITICA AUSTRALIANA SUI PRODOTTI GM PENALIZZA GLI AGRICOLTORI

I coltivatori australiani sono fortemente penalizzati dall’attuale regolamentazione sulla colza transgenica. È quanto si sostiene nell’articolo “Transgenic crops: welfare implications for Australia” pubblicato su Australian Commodities.

Secondo uno studio condotto dall’Australian Bureau of Agricultural and Resource Economics (ABARE) la mancata commercializzazione di sementi transgeniche potrebbe causare perdite per circa 3 miliardi di dollari entro il 2015. L’ABARE sottolinea che l’Australia dovrà far fronte ad un volume crescente di chicchi e semi oleosi transgenici provenienti da Asia e Sudamerica, dove vengono coltivate nuove colture transgeniche. Ciò comporterà una minore redditività e minori quote di mercato per le colture tradizionali, più costose da produrre rispetto alla varietà transgenica.

Sebbene l’Australia abbia approvato la coltivazione ad uso commerciale della colza transgenica, gli organi legislativi statali e territoriali hanno stabilito delle moratorie che ne vietano la coltivazione.

Il rapporto ABARE è disponibile all’indirizzo:
http://www.abareconomics.com.


VIETNAM: SUPPORTO PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO

Il governo vietnamita ha deciso di investire maggiori risorse nello sviluppo di tecnologie informatiche, biotecnologie e scienze ingegneristiche. Il Ministro della Scienza e della Tecnologia offre ai ricercatori opportunità di formazione in tema di risorse umane e mira alla creazione di condizioni favorevoli per agevolare le ricerche volte a migliorare la produzione agricola e a generare nuovi posti di lavoro. Sono già stati attivati diversi laboratori di ricerca per le biotecnologie.

Per sostenere questi sforzi, il governo ha investito nella promozione del commercio di prodotti scientifici e tecnologici. Le applicazioni tecnologiche sviluppate hanno permesso di creare numerosi prodotti in grado di migliorare il settore sanitario, incrementare la produttività delle colture e degli animali da allevamento e fornire nuove opportunità di lavoro.

Maggiori informazioni sugli sviluppi delle biotecnologie in Vietnam sono disponibili contattando Le Hien di Biotech Vietnam all’indirizzo: hienbiotech@pmail.vnn.vn.


SINGAPORE: NUOVI INVESTIMENTI NELLE BIOTECNOLOGIE

Dovendo affrontare la dura competizione dei paesi confinanti, Singapore ha portato gli investimenti per le biotecnologie a 12 milioni di dollari. Ai 5 milioni di dollari stanziati tra il 2001 e il 2005, sono stati aggiunti circa 7 milioni di dollari per la ricerca biotecnologica dei prossimi cinque anni. Il governo di Singapore ha costruito parchi di ricerca per un investimento complessivo di 300 milioni di dollari, che ospitano sette centri di ricerca, compresi l’Institute of Bioengineering and Nanotechnology e il Genome Institute of Singapore.

Il Primo Ministro Tony Tan ha dichiarato che “occorrono nuove riforme per trasformare Singapore in un’impresa economica innovativa, basata sulle conoscenze e sulla ricerca, per competere a livello di conoscenze e talento, oltre che in efficienza e costi”.

L’articolo completo è disponibile all’indirizzo:
http://www.iht.com/articles/2005/09/19/bloomberg/sxsing.php.


R I C E R C H E

ESAMINATA LA QUESTIONE SUL MAIS MESSICANO TRANSGENICO

Dal 2000, sono stati intrapresi in Messico diversi studi per scoprire tracce di transgeni nelle locali colture di mais. In “Transgenes In Mexican Maize: Desirability or inevitability” Peter H. Raven del Missouri Botanical Garden analizza questi studi e offre la sua opinione a riguardo. Il suo saggio è stato pubblicato nell’edizione online di Proceedings of the National Academy of Sciences.

Raven ritiene importante monitorare la presenza e la frequenza dei transgeni, ma si domanda quale conseguenza sociale potrebbero avere gli esiti di questi studi sia nelle regioni coinvolte che nel resto del mondo. L’autore commenta i risultati degli studi decennali effettuati sugli organismi geneticamente modificati (GMO), che non hanno finora dimostrato di essere nocivi per la salute dell’uomo o dell’ambiente.

Raven afferma inoltre che “i principi della genetica certamente non indicano che i transgeni danneggiano il germoplasma delle popolazioni di mais in cui si inseriscono” e conclude affermando che l’introduzione di transgeni non rappresenta un pericolo per le coltivazioni di mais in Messico o per la popolazione messicana in generale.

Raven critica anche la mancanza di informazioni agronomiche sugli OGM tra i coltivatori, che non sono al corrente dei potenziali vantaggi che potrebbero derivare dalla coltivazione di sementi biotech “allo scopo di aumentare la produzione alimentare”.

L’abstract dell’articolo è disponibile all’indirizzo:
http://www.pnas.org/cgi/content/extract/102/37/13003.


STUDIO SUL FRUMENTO PER LA PRODUZIONE DI PANE E PASTA MIGLIORATI

Le caratteristiche del frumento duro a ciclo primaverile, utilizzato per produrre pane e pasta, determinano la qualità di questi due prodotti. Le caratteristiche del frumento duro dipendono dalle modalità di estrazione della farina o dalla macinazione del prodotto, dalla concentrazione, dalla composizione delle proteine della farina e dalle proprietà di trattamento della pasta. Tali qualità possono variare in base all’irrigazione e alla fertilizzazione azotata della coltivazione. Ad esempio, l’irrigazione o le procedure per aumentare le rese, possono effettivamente ridurre il contenuto di proteine del frumento.

La ricerca di un equilibrio tra alte rese ed elevate concentrazioni di proteine, ha portato Mary J. Guttieri e i colleghi dell’University of Idaho and Extension Center a realizzare uno studio su “Managing Irrigation and Nitrogen Fertility of Hard Spring Wheats for Optimum Bread and Noodle Quality”. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Crop Breeding.

I ricercatori hanno coltivato la varietà di frumento “Westbred 936” (hard red cultivar), “Idaho 377” e “Lolo” (hard white cultivars) e il “IDO523” (hard white breeding), variandone il livello di concime azotato e delle irrigazioni e hanno quindi valutato la qualità del pane che ne è stato prodotto, il colore alcalino della pasta e le proprietà dell’impasto della farina di frumento. I ricercatori hanno scoperto che la temperatura della pasta è sensibile all’irrigazione e che una minor irrigazione potrebbe aumentare la concentrazione di proteine anche con minori applicazioni di fertilizzante.

L’abstract dell’articolo è disponibile all’indirizzo:
http://crop.scijournals.org/cgi/content/abstract/45/5/2049
Per gli abbonati a Crop Science l’articolo completo è disponibile all’indirizzo:
http://crop.scijournals.org/cgi/content/full/45/5/2049


TEST SULLA CANNA DA ZUCCHERO RESISTENTE AI VIRUS

La canna da zucchero è una coltura importante dal punto di vista agronomico, spesso esposta a numerosi agenti patogeni. Le cellule di canna da zucchero contengono un elevato numero di cromosomi che ostacolano i metodi di selezione tradizionali; queste tecniche richiedono infatti la coltivazione di migliaia di ibridi e test della durata di otto/dieci anni per produrre una varietà da introdurre sul mercato.

La trasformazione genetica della canna da zucchero è una delle poche tecniche disponibili per aumentare le rese e conferire alle colture la resistenza alle malattie. R.A. Gilbert e i colleghi dell’Università della Florida hanno condotto una ricerca su “Agronomic Evaluation of Surgarcane Lines Transformed for Resistance to Sugarcane mosaic virus Strain E.”, pubblicata su Crop Science.

Il virus del mosaico della canna da zucchero (SCMV) è un agente patogeno letale per questa coltura. Nello studio, i ricercatori hanno modificato 386 piante con una forma non-trascritta del gene della coat protein del SMCV nelle varietà CP 84-1198 e CP 80-1827. Le sperimentazioni in campo effettuate su più linee transgeniche, hanno mostrato che i derivati transgenici del CP 84-1198 producono quantità maggiori di zucchero di canna per ettaro (TSH) e sono meno esposti al virus del mosaico rispetto a quelle derivate dal CP 80-1827. Tuttavia, permangono alcune differenze tra le colture testate e i ricercatori ritengono opportuno effettuare altri test sulla canna da zucchero transgenica per assicurarsi che tutte le piante esprimano uniformemente il tratto.

L’abstract dell’articolo è disponibile all’indirizzo:
http://crop.scijournals.org/cgi/content/abstract/45/5/2060
Per gli abbonati di Crop Science l’articolo completo è disponibile all’indirizzo:
http://crop.scijournals.org/cgi/content/full/45/5/2060


FUNGHI CONFERISCONO LA TOLLERANZA AL SALE NELLE PIANTE

Nel deserto dell’Indian Thar cresce e si sviluppa il Piriformospora indica, un fungo che colpisce le radici e che secondo recenti studi sarebbe in grado di stimolare la crescita delle piante. Il Piriformospora indica colpisce riso, frumento e orzo e le ricerche hanno dimostrato che “il fungo endofita Piriformospora indica conferisce all’orzo tolleranza al sale, resistenza alle malattie e maggiore rendimento”. Frank Waller e i colleghi dell’Università di Giessen, Germania, hanno pubblicato i risultati della loro ricerca su Proceedings of the Natural Academy of Sciences.

Utilizzando campioni di orzo, i ricercatori hanno atteso che il P. indica colonizzasse le radici, quindi hanno esposto le piante a condizioni di salinità e a diverse patologie. Hanno cosi scoperto che il P. indica colonizza le cellule della radice, che acquistano maggiori capacità antiossidanti e la colonizzazione produce una resistenza sistemica alle malattie, proteggendo le foglie di orzo da altre infezioni fungose e aumentando di conseguenza le rese.

L’abstract dell’ articolo è disponibile all’indirizzo:
http://www.pnas.org/cgi/content/abstract/102/38/13386.


A N N U N C I

SIMPOSIO EUROPEO SULLE BIOTECNOLOGIE

Si è tenuto dal 13 al 15 novembre 2005 presso il Radisson SAS Scandinavia Hotel di Copenhagen, Danimarca, il sesto Simposio europeo sulle biotecnologie. Da segnalare la sessione su “Doing the Deal”, in cui gli esperti del biobusiness europeo hanno condiviso le loro conoscenze sui fattori determinanti per il successo di imprese e collaborazioni.

Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo:
http://www.bioconferences.com.


BIOTHAILAND 2005

Si è svolto dal 2 al 5 novembre 2005 al Queen Sirikit National Convention Center di Bankok, Thailandia, Biothailand 2005. Nel corso della settimana si sono svolte dieci conferenze, tra cui l’International Conference on BioNanotechnology e la Conference on Biosafety of Genetically Modified Organisms. Altri eventi hanno trattato la bioeducazione e approfondimenti per promuovere la collaborazione.

Maggiori informazioni su BioThailand sono disponibili all’indirizzo:
http://biothailand2005.biotec.or.th.


N U O V I
D O C U M E N T I

VIDEO SULLA BANANA MIGLIORATA ATTRAVERSO LA COLTURA DEI TESSUTI

E’ attualmente disponibile un video sul processo d’introduzione in campo, in Kenya e Tanzania, della banana migliorata attraverso la coltura dei tessuti. Il video “Fruits of Partnerships”, prodotto dall’ISAAA, documenta il ruolo di istituzioni governative come il Kenya Agricultural Research Institute, gruppi privati come l’ISAAA e la Genetic Technologies Ltd., associazioni di coltivatori e di donatori locali ed internazionali che hanno collaborato e sostenuto la realizzazione del progetto.

ISAAA ha documentato inoltre la storia del mais Bt nelle Filippine e presto realizzerà un video sul cotone Bt in India.
Maggiori informazioni sono disponibili inviando una mail all’indirizzo m.navarro@isaaa.org.

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